La stagione 1967–1968 fu impostata dal gruppo Dapelo per centrare subito l’obiettivo del ritorno in Serie B.
Fu confermato Occhetta in panchina e trattenuti in biancoblu alcuni dei più significativi protagonisti del precedente campionato (Verdi, Pozzi, Natta, Fascetti, Furino, Fazzi, Gittone) e rafforzata adeguatamente la difesa (con 12 mesi di ritardo!) acquistando il portiere Ghizzardi dall’Arezzo ed il centrale Ostermann dal Lanerossi Vicenza.
Nonostante tutto ciò l’avvio fu stentato dove, alla perla della vittoria di Chiavari (2-0) corrisposero molte, evitabili, sconfitte esterne. Dopo un deludente 0-0 casalingo con il Monfalcone si tentò anche la carta del cambio di allenatore, esonerando Enzo Occhetta e sostituendolo con “Pinella” Baldini, non dimenticato bomber della Sampdoria negli anni ’40–’50.
A Novembre si ingaggiarono anche due attaccanti di una certa classe: Tiziano Stevan dal Varese e Alberto Massucco dal Genoa, mentre rientrò Urano Benigni, poi fermato da un infortunio.
Tutto si rivelò inutile: Il Savona chiuse le proprie prospettive di vertice cadendo due volte nel giro di una settimana: in casa (0-1) per mano del Como, e la domenica seguente, con un inopinato 0-2 subito in quel di Solbiate Arno.
Nel girone di ritorno gli striscioni si impegnarono in una lunga rincorsa offrendo anche scampoli di bel gioco, ma rimasero assisi sulla terza piazza a 10 punti da un Como che ritornò in Serie B, contando su molti giocatori di estrazione ligure, tra i quali l’ex Piero Pittofrati.