Alla vigilia dell’avvio della stagione 1963–64 la novità più importante si verifica nel campo dirigenziale: si affaccia, infatti, nella vita del Savona FBC il comm. Fausto Gadolla che sarà poi il protagonista dell\”ascesa in Serie B, dopo due stagioni.
Purtroppo Gadolla non rimarrà molto, per questa annata, al vertice biancoblu: nonostante la squadra sia ulteriormente rinsaldata nei suoi quadri.
Arrivano infatti il lungo mediano Piquè, ex genoano; il super-tecnico centrocampista “romano de Roma” Carletto Pietrantoni; il faticatore del centrocampo Walter Colombo (anche lui rimasto nella nostra città, al termine della carriera calcistica), la punta Duvina dal Varese. Delude, giocando poche partite, l’ex legnanese e bustocco Maltinti.
A novembre completa il mosaico l’ex lecchese Marinai, che aveva già esordito in Serie A.
Sulla strada del Savona si colloca, però, una magnifica compagine, vera dominatrice del campionato. Si tratta della Reggiana (ancora una volta la Reggiana!), allenata da Cadè, che terminerà il girone collezionando una sola sconfitta.
Da registrare, ancora, il mutamento della guida tecnica: dopo la sconfitta di Como (1-3) viene esonerato Furiassi e sostituito da Pietro Pasinati, già ala destra della Triestina, del Milan e della Nazionale Italiana campione del mondo 1938.
Alla fine, per il Savona, arriva la piazza d’onore: un risultato che all’epoca, lasciò un po’ di delusione ma che, a distanza di anni, deve essere maggiormente valorizzato. Quella squadra biancoblu del 1963–64 (formazione base: Tonoli, Costantini, Valentino Persenda, Piquè, Ballardini, Mariani, Berto, Marinai, Cella, Colombo o Pietrantoni, Giordano) fu certamente una tra le migliori di tutta la nostra storia.