1964-65

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Il campionato 1964 – 65 si presentò con un mutamento al vertice dirigenziale: Stefano Del Buono lasciò, dopo molti anni la Presidenza, e fu sostituito dall’imprenditore edile Giovanni Conti, affiancato da un gruppo di operatori economici locali.
La disponibilità finanziaria non appariva elevata, e si decise per una stagione di transizione imperniando la squadra su giovani già collaudati nel vivaio o prestati, nelle stagioni appena trascorse per “farsi le ossa” (era un momento favorevole anche per il settore giovanile, amorevolmente curato da Felice Levratto, Aldo Giordanello, Claudio Petitti, Agostino Macciò, Marietto Lenzuni, Ezio Volpi).
Si verificò così il lancio definitivo di giocatori di grande valore, come Marco Fazzi, “Pucci” Gittone, Carlo Pozzo, Piero Pittofrati, Vittorio Panucci.
L’unico giocatore esperto, chiamato in maglia biancoblu fu l’ex genoano Umberto Ratti, un difensore di classe e di indubbia utilità.
L’allenatore scelto fu “U sciu” Nino Rosso, proveniente dal Rapallo: una figura di signore d\”altri tempi.
Sul campo le cose vanno benissimo: pur tra qualche alto e basso naturale per una squadra ancora complessivamente carente sul piano dell’esperienza, i biancoblu si mantengono sempre nelle primissime piazze a contendere a Novara e a Biellese la promozione in Serie B. In fondo la sconfitta più grave viene inflitta al Savona dalla “solita” Entella il 18 Ottobre 1964 (0-2).
Da ricordare, ancora, la grande vittoria sul Novara (5-1) nel match di Natale del 1964 (una formazione da ricordare: Semenzin, Valentino Persenda, Ratti, Mariani, Ballardini, Natta, Fazzi, Gittone, Berto, Pietrantoni, Pozzi).