1961-62

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La stagione 61-62 si apre evidenziando rinfocolate ambizioni di importanti posizioni di classifica. L’asse portante della squadra, dove eccellono i fratelli Persenda, Cucchi, Nadali, Bianco, Negri, Parodi e Ciglieri viene lasciato inalterato.
Si provvede all’ingaggio di un portiere nella figura dell’ex genoano e modenese Franci, uomo di grande esperienza e rafforzare la prima linea con il centroavanti mestrino Calegari e l’ala sinistra, di scuola sampdoriana, Milly Giordano: quest’ultimo si farà valere, per diverse stagioni, come un vero e proprio trascinatore.
Muta anche la direzione tecnica: Pelizzari viene sostituito da Zeffiro Furiassi, ex terzino della Fiorentina, della Lazio, e “nazionale” ai mondiali di Rio del 1950, un allenatore di altissimo livello. La squadra disputa un campionato d’avanguardia, sempre collocata fra le prime piazze, ma senza mettere il naso nella lotta per la promozione che vede protagoniste Triestina e Biellese, con i rossoalabardati assurti, alla fine, in Serie B.
Da ricordare, un episodio legato all’incontro Savona–Triestina (1-1) del 31 Dicembre 1961: in quell’occasione gioca l’ultima delle sue poche partite in maglia biancoblu, l’ala sinistra Gasparini, acquistato a Novembre dal Napoli. Gasparini gioca un’ottima partita, segnando una magnifica rete grazie ad un tagliatissimo calcio di punizione.
Nelle settimane successive scopre, con suo grande rammarico, di essere infortunato in modo assai grave ad un ginocchio: decide così di abbandonare il calcio attivo e di restituire al Savona tutti i soldi dell’ingaggio. Altri tempi e altri giocatori.
Per decidere la retrocessione serve lo spareggio: a Novara il Saronno condanna la Pro Vercelli vincendo 1-0.