La stagione 1950–51 registra anche un inevitabile ricambio nella formazione: qualche giocatore va via, altri sono invecchiati, i rimpiazzi non sempre sono all’altezza (risulta ottimo l’acquisto di Littarelli dall’Albenga): alla fine arriva l’ottavo posto. In Serie B va il Monza (allenato dal “dottor sottile” Annibale Frossi), uno dei primi epigoni del catenaccio (quello per il quale la “partita perfetta” doveva finire 0-0). Dal Torino arriva in prestito il portiere Guido Vandone, diventato famoso suo malgrado a causa della tragedia di Superga, a seguito della quale esordì in Serie A a soli 19 anni in sostituzione di Valerio Bacigalupo, perito nell’incidente aereo. Il presidente Novo lo dirottò in anno in Serie C per fargli acquisire un po’ di esperienza in più in vista del ritorno alla casa madre, nel massimo campionato nazionale.
La linea avanzata segna sempre messi di gol, tanto che alla fine risulterà essere la seconda del girone come prolificità, mentre il reparto arretrato continua ad avere problemi. In trasferta il rendimento è particolarmente deludente con goleade subite contro tutte le prime in classifica.