L’avventura del campionato 48-49 (22 squadre anche in questa stagione) si annuncia molto difficile: prima di tutto si è scissa la coppia Cattaneo-Bertolotto, con il solo “Gustin” rimasto sulla plancia. Arrivano nuovi acquisti: il terzino Melandri (in seguito, a lungo, difensore del Genoa e poi avvocato di successo con studio in via XX Settembre), l’ex- fiorentino Semoli, il friuliano Dreossi; a gennaio arriva anche il possente centravanti Redionigi dal Brescia, si rivela anche un acquisto azzeccatissimo quello dello zinolese Frumento, arrivato dallo Speranza.
La squadra ingrana dopo qualche esitazione iniziale ed infila, tra la 15a giornata e la 23a, otto vittorie consecutive, compreso un 3-2 sul campo della grande rivale Fanfulla.
Lo stesso Fanfulla sarà letteralmente schiantato in Corso Ricci, il 12 Giugno, con un pesante 4-2 (a segno Vignolo, Redionigi, doppietta di Cappelli.
Formazione: Castagno, Melandri, Vignolo, Semoli, Molinari, Longoni, Frumento, Cappelli, Redionigi, Siccardi, Zilli).
Insomma: alla vigilia dell’ultima giornata (il 3 di Luglio!!) Savona e Fanfulla sono alla pari in testa alla classifica: entrambe viaggiano, i lodigiani ad Asti dove si impongono per 3-1; i savonesi a Gallarate dove non riescono a sfondare il muro dei locali e la partita finisce 0-0. Insomma, dopo 42 giornate di campionato il Fanfulla sale in Serie B, con un solo punto di vantaggio (“per un punto Martin perse la cappa” scrisse il Calcio Illustrato).
La stagione 1948-49 deve essere ricordata anche per un altra ragione, ancora più importante: il 4 maggio 1949, nel cielo di Superga, cade l’aereo che riporta i giocatori, i tecnici, i giornalisti al seguito del grande Torino, che ritornano da una trasferta a Lisbona. Una tragedia dalla quale il calcio italiano si riprenderà con grande difficoltà e che suscita la commozione generale ed una grande partecipazione di popolo. Senza i suoi assi migliori l’anno successivo, nel 1950, la nazionale italiana cederà il titolo di campione del mondo restando eliminata al primo turno dalla Svezia: saranno i mondiali della grande sorpresa. Al Maracanà di Rio l’Uruguay di Ghiggia e Schiaffino supera (2-1) i superfavoriti padroni di casa del Brasile.